NANCY BEAUTY
CATEGORIA: salute e benessereID ANTICONTRAFFAZIONE N.23205
Chi sono
Sono un medico iscritto all’Ordine di Roma, dove vivo dal 2006 e dove ho conseguito la Specializzazione in Psichiatria ed il Master di secondo livello in Medicina Estetica.
Spesso mi chiedono perché abbia deciso di occuparmi sia di Medicina Estetica che di Psichiatria. La risposta è che considero queste due branche della medicina intimamente connesse, per la stretta correlazione esistente tra mente e corpo.
L’immagine che abbiamo di noi stessi condiziona inevitabilmente il nostro modo di essere e di rapportarci con gli altri.
La soddisfazione per il proprio aspetto migliora l’umore, l’autostima e la qualità delle relazioni affettive e professionali. Allo stesso tempo la serenità e la soddisfazione per la propria vita professionale e affettiva permettono di dedicarsi in maniera sana alla cura di sé e migliorarsi. Al contrario quando si ha una sofferenza psicologica si va incontro quasi sempre anche ad un peggioramento estetico. E allo stesso tempo l’insoddisfazione per la propria immagine corporea può determinare disagio psichico, scarso livello di autostima, difficoltà nelle relazioni interpersonali, problemi della sfera sessuale, disturbi depressivi.
La mia esperienza come medico estetico mi ha portato alla constatazione, già ampiamente documentata in letteratura, che la rielaborazione della propria immagine corporea in seguito a dei trattamenti di medicina estetica produce effetti significativi a livello psicologico, con un innalzamento dell’autostima, una maggiore apertura al mondo ed un miglioramento del tono dell’umore.
Un miglioramento dell’aspetto esteriore libera inoltre dalla preoccupazione per la propria immagine, consentendo di esplorare meglio il proprio universo interiore e di coltivare con maggiore serenità le relazioni affettive.
L’esperienza come psichiatra mi permette anche di riconoscere, quando giungono alla mia osservazione come medico estetico, pazienti affetti da patologie psichiatriche come dismorfofobia e disturbi del comportamento alimentare. In questi casi i trattamenti di medicina estetica non possono alleviare il disagio psichico, in quanto in questi soggetti esiste una totale polarizzazione del pensiero sul proprio corpo, che non è legata ad un sano desiderio di migliorarsi, ma avviene a causa dello spostamento di una profonda sofferenza, attraverso meccanismi di cui non si è consapevoli. In questi casi, invece di assecondare le richieste del paziente, cerco sempre di comprenderne le vere motivazioni. I disastri della medicina estetica sono determinati proprio da un mancato riconoscimento dei pazienti con patologie psichiatriche e da un assecondamento delle loro richieste da parte di molti medici estetici e chirurghi plastici.
La mia idea di medicina estetica rientra in un concetto globale di cura di sé stessi, di aspirazione al miglioramento in modo discreto e naturale e di prevenzione dei segni del tempo, non con lo scopo di rimanere giovani per sempre ma di invecchiare bene.
Quando un paziente si affida a me, oltre al singolo trattamento medico-estetico e al miglioramento di un determinato inestetismo, il mio obiettivo è sempre il raggiungimento di un equilibrio psicofisico attraverso un percorso che stimola i pazienti a prendersi cura di loro stessi, a valorizzare le proprie risorse, a seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, a fare una moderata attività fisica, a ricavarsi degli spazi per se stessi nonostante gli impegni lavorativi e familiari…in poche parole a volersi bene.