Maiellaro Carmine Azienda Agricola
CATEGORIA: aziende agricole, viniID ANTICONTRAFFAZIONE N.7462
La nostra è una storia giovane, nata da un progetto che si trasforma ogni giorno in una realtà più solida e ambiziosa.
Un nuovo modo per conoscerci
Benvenuto nel sito dell'Azienda Agricola Maiellaro.
Completamente ridisegnato, con più informazioni, foto, interattività. Potrai scoprire i segreti dei nostri vini DOC del Sannio nelle pagine dedicate con le schede dei vini e rimanere sempre aggiornato sulla nostra azienda iscrivendoti alla newsletter o seguendoci su Facebook o LinkedIn. Ti auguriamo una buona permanenza e speriamo di conoscerti presto.
La nostra azienda
L'amore per l'arte della vinificazione nasce da una bella storia.
Un percorso nato da un ricordo, che giorno dopo giorno diventa sempre più una solida realtà nelle colline del Sannio.
'Tutto è nato grazie a mio nonno Gennaro Maiellaro, che era contadino.
Tra i ricordi più belli della mia infanzia ci sono le domeniche in cui mio padre mi portava in campagna, nel salernitano. Era sempre festa, ma la festa più importante era la vendemmia.
Qualche anno fa, decisi di comprare un pezzo di terra a Melizzano, nel beneventano, terra denominata dell'olio buono e del vino migliore, ed ho deciso di cominciare l'affascinante arte della vinificazione. Mi sono posto subito l'obiettivo di puntare ad un prodotto di qualità, ho scelto il vitigno Aglianico e sono partito.
Ho coinvolto la mia famiglia e la brava gente del posto, non solo gli esperti contadini, ma mi sono avvalso soprattutto della competenza di un buono agronomo ed un noto enologo. Abbiamo impiantato le barbatelle certificate di Aglianico biotipo Taurasi 100, e tutte le fasi di lavorazione dovevano avere i requisiti per ottenere un vino D.O.C..
Così è nato il primo vino che ho chiamato 'Nova Vita', Aglianico al 100, lasciato riposare per 3 mesi in fusti di acciaio e 9 mesi in barrique di rovere. L'impegno è stato enorme, ma è stato ripagato ampiamente dalla soddisfazione di aver creato un vino di qualità superiore.
Dopo diverse richieste ho prodotto un Aglianico più morbido e rotondo, abbinabile con pietanze più delicate e l'ho chiamato 'Vivido', il quale avendo riposato in fusti di acciaio, non ha le caratteristiche complesse del vino da 'meditazione' del Nova Vita.
Questo per me è solo l'inizio della mia azienda. Alla passione, che è stata la molla che mi fatto iniziare, ho aggiunto la meticolosità e la continua ricerca della perfezione. Sono grato agli operatori del settore che, dopo aver assaggiato i miei prodotti, con i loro concreti incoraggiamenti mi spingono a continuare questa difficile missione: produrre ottimi vini da far conoscere sia in Italia che all'estero.'
Carmine Maiellaro
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileAzienda Agrituristica del Vulture
La Masseria di Proserpina
Il mito Proserpina,
Dea rapita da Plutone per la sua bellezza e destinata alle tenebre
per aver mangiato sei chicchi di melograno.
Salvata da Giove che, per compassione,
gli permise di venite sulla terra ogni sei mesi per far si che essa rinascesse, rifiorisse.
Dea che simboleggia l’arrivo della primavera, l’abbondanza dei raccolti.
Da qui, quasi come buon auspicio, il nome dell’azienda.
La Masseria di Proserpina, come natura vuole.
I nostri prodotti
La storia Pecorino di Filiano è legata a molti secoli di storia, come riportato in numerosi testi già dal 1600. Una storia di greggi e di pastori che ancora oggi, nell’area dell’attuale zona di produzione che si estende dal Vulture al Melandro, vede i casari utilizzare strumenti tradizionali come lo “scuopolo” per rompere la cagliata, che viene poi posta nelle ”fuscedd”, le caratteristiche forme di giunco.
Una tradizione testimoniata anche dal nome della cittadina di Filiano, che deriverebbe dall’abbondanza di lana filata dalle donne a testimonianza della presenza di tanti allevamenti di pecore . Già nel ‘600 le testimonianze storiche raccontano una realtà produttiva avanzata, grazie ad una famiglia di nobili chiamata Doria, che avevano nel territorio di Melfi masserie organizzate con criteri già imprenditoriali , specializzate nell’allevamento di pecore. L’intera economia della zona era quindi vivacizzata da stabilimenti per la trasformazione del latte e della lana.
Le greggi della azienda Doria attraversavano masserie della piana dell’Ofanto, per arrivare alle alture della Valle di Vitalba dove avveniva il rito della produzione dei formaggi, in particolare del Pecorino, la cui qualità ancora oggi è dovuta all’eccellenza dei pascoli generosi di erbe officinali come l’origano, il timo, il finocchietto selvatico, nonché della ricchezza di acque che sgorgano cariche di Sali minerali dalle falde vulcaniche del monte Vulture.
FORMAGGI A PASTA DURA STAGIONATI
Prodotti con latte intero di pecora refrigerato appena munto. La pasta, con una rada occhiatura, è tenera ed elastica nelle forme più giovani, subisce un notevole aumento di consistenza durante la stagionatura. La crosta da un colore paglierino tenero, assume gradatamente il tipico colore bruno con un aumento di spessore.
Il Sapore, dolce ed aromatico al termine dei primi tre mesi, diventa piccante e del tutto caratteristico per le forme con una maggiore stagionatura. La salatura effettuata a secco varia a seconda della grandezza delle forme. La Stagionatura varia, anch’essa con il variare delle pezzature delle forme, con un minimo di sei mesi.
LO SVEVO (prende il nome da Federico II di Svevia)
Pecorino dall’aspetto graniloso e di colore giallo intenso. Odore intenso di latte, burro e fieno. Gusto dolce, mediamente salato e leggermente piccante. Consistenza granulosa e friabile. E’ un pecorino che può essere consumato in abbinamento ad un buon bicchiere di vino rosso o grattugiato sulla pasta data la consistenza friabile.
IL BRIGANTELLO (prende il nome dal fenomeno del brigantaggio)
È un formaggio tipicamente piccante.
IL SARACENO (prende il nome dal “grano saraceno”)
La sua caratteristica principale è il pepe.
GALATEA (prende il nome da un personaggio della mitologia Greca che trasformo il suo amato Aci, ucciso da Polifemo per gelosia, in un fiume)
CACIOTTE A PASTA MOLLE, FORMAGGI FRESCHI E ERBORINATI E CROSTA FIORITA
Prodotti con latte intero di pecora refrigerato appena munto. La coagulazione è effettuata ad una temperatura che varia tra i 32 e 38 C°, a secondo della consistenza e della stagionatura che si vuol dare al formaggio. La pasta, molto compatta, è cremosa e spalmabile, di colore bianco il formaggio fresco, di colore paglierino le caciotte, e di colore vario, a seconda dell’ingrediente aggiunto, per gli erborinati. La salatura è molto leggera ed effettuata a secco. La stagionature varia da un giorno a sei mesi. Di sapore delicato o amabilmente aromatizzato. Le pezzature variano da 0.250 kg a 2 kg. La crosta fiorita si presenta ricoperta di muffa bianca. La pasta è compatta di colore bianco ed è molto cremosa. Di gusto delicato con un aroma gradevolmente acidulo. La salatura è molto leggera e a secco. La stagionatura da 10 g ad un mese.
GLICERA (prende il nome da alcune piante che crescono nell'Appenino meridionale)
Formaggio erborinato. La pasta, molto compatta e di colore paglierino che varia a seconda dell’ingrediente aggiunto, peperoncino, pepe, rucola, noci, tartufo, olive nere e verdi ect...La salatura è molto leggera ed effettuata a secco. La stagionature varia da un giorno a sei mesi. Di sapore delicato o amabilmente aromatizzato. Le pezzature variano da 0.250 kg. a 2 kg
ODOROSELLO (prende il nome dal profumo della muffa che si forma stagionando)
TRESORELLO (prende il nome dalla fontana che serviva per abbeverare contadini e bestiame durante la trasumanza dalla montagna alla collina.) E' un formaggio con il Tartufo.
SALICEA (prende il nome da una contrada dell'Azienda)
La pasta, molto compatta, è cremosa e spalmabile di colore bianco. La salatura e molto leggera ed effettuata a secco. La stagionatura varia anche qui da 1 giorno a sei mesi.
RICOTTA
Prodotta con la ricottatura del siero derivato dalla lavorazione dei formaggi, con la sola aggiunta di sale. Di colore e di consistenza molto fine, ha un sapore delicato. Destinata al consumo immediato.