Macelleria Peletti Augusto
CATEGORIA: macellerieID ANTICONTRAFFAZIONE N.1221 1222 1223
Tradizione e Innovazione
La storia dell’attivitàartigiana di Augusto Peletti, comincia a Porano (TR), nel 1800 con il nonno Arturo Moncelsi, appartenente ad una nota famiglia di commercianti di bestiame, conosciuti in tutti i mercati dal nord al sud d’Italia. Quando nel ‘900, con l’avvento della tecnologia, l’utilizzo delle macchine nelle campagne sopperisce alla richiesta di animali vivi da lavoro, progressivamente questo antico mestiere viene a sparire, quindi, come naturale evoluzione, nel 1975, il padre Alfonso, apre per Augusto, allora quindicenne, una macelleria al dettaglio che saràpoi, da lui trasformata nel 2008 in azienda di commercializzazione, lavorazione artigianale delle carni.
Il laboratorio artigianale di lavorazione delle carni di Augusto Peletti Ú oggi il risultato di una costante attenzione nell’utilizzo delle antiche arti e conoscenze tramandatesi nei secoli di padre in figlio, unitamente all’uso della tecnologia moderna per garantire un alto standard qualitativo, pur mantenendo ed esaltando i sapori di un tempo.
Il laboratorio artigianale Peletti Ú specializzato nella lavorazione di tutte le carni. I salumi particolari, fiore all’occhiello della sua produzione, sono il risultato di una costante ricerca tra tradizione e innovazione. Attingendo alle antiche ricette tradizionali della civiltàcontadina ed a quelle medievali che sfruttavano il sale e l’uso degli aromi locali (timo, finocchio selvatico, salvia, ginepro) sapientemente dosati per dare gusto alla conservazione delle carni, ed elaborandole secondo il gusto odierno e mediante l’utilizzo dei prodotti tipici del territorio.
Un confronto che permette al laboratorio Peletti di arricchire la sua selezione con proposte nuove che incontrano il gusto dei clienti più esigenti.
Il Laboratorio Artigianale di Lavorazione Carni Peletti, Ú situato sull'altipiano dell'Alfina (559m s.l.m), in prossimitàdel confine Umbro Laziale, a solo pochi km da quello con la Toscana. Il territorio Ú quello etrusco dell'Antica Tuscia, regione che comprendeva l'Alto Lazio, la Bassa Toscana e parte dell'Umbria.
ECCELLENZE CORRELATE
E’ una questione di stileAglietti Carni.
Al passato si allaccia il presente, con la qualità bene in mente.
Sono Federico di nome, Aglietti di cognome.
Della carne ne ho fatto un lavoro, una passione, mi destreggio tra cappello del prete, svizzere e tenerone.
Scegliere tra le carni esposte nella mia vetrina è un viaggio, ai clienti amo proporre solo ciò che io stesso mangio.
La mia famiglia da più di 100 anni e da 4 generazioni ha capito che offrire la qualità è la migliore delle intenzioni.
Razza Fassona, Galiziana o Garonnese, nella stalla il bue lo scegliamo noi, senza offese.
Nonno Romeo m'insegno che il bravo "maslé", che vuol fare bene il proprio "misté", inizia a lavorare di pimo mattino per preparare le carni per il palato più fino, coltelli ben affilati se di alto livello vuoi i risultati.
Lui tra i primi taglio la spalla di vitello con l'osso e i suoi insegnamenti non ho rimosso: all'arrosto del filetto era affezionato, ma non si vive di tradizioni, nel tempo l'ho imparato.
E' così che i pezzi dimenticati con me sono rinati, come il diaframma, tenero e super gustoso; più moderni sono il Tomahawk, costata del taglio estroso, la cui forma ricorda l'ascia dei nativi americani; o, come la chiamano i brasiliani, la tenera picaña, con o senza bagna, che poi è il codone, che nonno accoppiava con lo scamone.
E che dire del processo di frollatura, che morbidezza e sapore alle carni assicura.
Dal laboratorio artigianale escono poi altre sorprese, slami, salsicce e altri insaccati, oltre a bresaola e paletta biellese.
LA STORIA
1907 - Flaminio Aglietti diede il via alla costruzione del negozio in via XXV Aprile a Cossato, attuale sede di Aglietti Carni. La sua morte prematura fece si che, fin dal 1910, a condurre il negozio di vino e alimentari, che si chiamava Cantina vinicola, fu la moglie Caterina Rivaldo, bisnonna di Federico.
Anni 20 - Romeo Aglietti, figlio di Caterina e Flaminio, a 14 anni fu mandato a Triviero per imparare il mestiere del macellaio. Dopodichè iniziò a macellare in via Amendola e nel negozio di famiglia vendeva la carne insieme a olio, burro e pochi altri prodotti.
Anni 60 - Anche Flaminio, figlio di Romeo, entrò nell' attività di famiglia e negli Anni80 ampliò la scelta di prodotti alimentari puntando a un piccolo supermercato come suggerivano i suoi tempi per andare incontro al bisogno del cliente di trovare in un unica sede tutto ciò di cui aveva bisogno.
1998 - Federico, figlio di Flaminio, iniziò a collaborare nel negozio. Da ragazzino andava ad aiutare il nonno e grazie a lui nacque la passione per la carne. Così, nel 2002, prese in mano l'attività di famiglia rimettendo al centro il reparto macelleria affiancato, però, da una selezione di altri prodotti di qualità